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Nonostante tutto, oggi è un buon momento per essere infermiere

Nonostante tutto, oggi potrebbere essere il momento giusto per fare l’infermiere (se sai come presentarti).

In Italia mancano più di 65.000 infermieri, e secondo i dati più recenti, nei prossimi anni ne mancheranno oltre 100.000. Questo dato non è solo un numero: lo si avverte nei reparti, nei turni sempre più pesanti, nei pronto soccorso in affanno, nei concorsi deserti, nelle cooperative che non trovano più personale.

È un problema serio, che racconta bene la crisi della nostra sanità. Ma paradossalmente, proprio da questa crisi può nascere una grande opportunità.

Sì, hai letto bene: è un buon momento per essere infermiere. A patto però di sapersi proporre nel modo giusto.

NON DOBBIAMO ACCONTENTARCI!!!


Perché questa carenza può trasformarsi in un vantaggio

La carenza di infermieri non riguarda solo alcune zone. È diffusa in tutta Italia, dal Nord al Sud, in ospedali pubblici, strutture private, RSA, centri diurni, domiciliari, ambulatori, cooperative, carceri, cliniche, medicina del lavoro. Ovunque.

E questa domanda altissima di professionisti ha una conseguenza diretta: chi si presenta bene, oggi può davvero scegliere. Non è un’illusione, è una realtà concreta.

Oggi un infermiere, soprattutto se giovane e dinamico, può:

  • Scegliere l’ambito di lavoro: ospedaliero, territoriale, domiciliare, emergenza, clinico, educativo, ricerca, sanità privata.
  • Scegliere il tipo di struttura: ASL, ospedale, clinica privata, RSA, hospice, cooperative, ambulatori, ecc.
  • Scegliere il reparto: medicina, ortopedia, terapia intensiva, psichiatria, pediatria, sala operatoria, oncologia, ecc.
  • Scegliere la città o la regione dove vivere, anche grazie a selezioni aperte in tutta Italia, spesso con difficoltà a coprire i posti.
  • Scegliere l’inquadramento economico: perché in molte realtà, soprattutto private o convenzionate, si è disposti a riconoscere stipendi più alti a chi si presenta come una figura competente e affidabile.

In poche parole, se ti presenti bene, sei tu che scegli, non più il sistema a scegliere per te (naturalmente parlo di libera professione o di privato in ogni caso).

Come sfruttare questa situazione a tuo favore?

Qui entra in gioco la parte che più mi sta a cuore e su cui insisto da tempo. Sul mio LinkedIn, ma soprattutto in questa sezione “Journal” del blog di Be Nurse, ho pubblicato diversi contenuti su come migliorare il proprio profilo professionale, perché la chiave è proprio lì: presentarsi al meglio.

In un momento in cui c’è così tanta richiesta di infermieri, chi dimostra di avere le idee chiare, di curare la propria immagine e di sapersi proporre con professionalità… ha un bel vantaggio competitivo.

Ecco perché:

  • I datori di lavoro scelgono prima chi si presenta bene, con un CV chiaro e mirato, una lettera motivazionale centrata, un profilo LinkedIn aggiornato e coerente.
  • Le strutture sanitarie in difficoltà non possono permettersi di perdere tempo con chi non si sa proporre: vanno dritte su chi comunica competenze e affidabilità.
  • In un contesto dove c’è urgenza di assumere, chi dà una buona impressione è visto come una risorsa pronta, e spesso viene chiamato prima di altri.

E oggi questo è ancora più vero per chi:

  • È disposto a spostarsi, anche temporaneamente.
  • Vive già in grandi città o zone con più strutture sanitarie.
  • Ha una minima strategia su come proporsi (anche con piccoli accorgimenti).
  • Ha fatto esperienze o corsi extracurricolari che arricchiscono il profilo.

Quindi, cosa puoi fare oggi?

Ti lascio qui alcuni passaggi pratici, che puoi iniziare subito, anche se sei ancora studente o neolaureato:

  1. Sistema il tuo CV: deve essere leggibile, professionale e orientato al tipo di lavoro che cerchi.
  2. Apri (e cura) un profilo LinkedIn: metti una foto seria, scrivi chi sei e cosa vuoi fare, elenca competenze, corsi, tirocini, e inizia a costruire una rete.
  3. Mostra la tua passione: scrivi post, commenta, interagisci. Alcune strutture sanitarie leggono anche i profili social, soprattutto su LinkedIn.
  4. Informati sulle strutture e realtà che ti interessano: cerca contatti, invia autocandidature, chiedi informazioni.
  5. Partecipa ai concorsi e selezioni, anche solo per fare esperienza con colloqui, prove, preselezioni.
  6. Fatti trovare pronto: se oggi suonasse il telefono per una proposta, sapresti dire subito dove vuoi lavorare e perché?

Conclusione: la crisi è reale, ma anche l’opportunità

Sì, il sistema sanitario italiano è in difficoltà. Ma questa è una delle poche fasi storiche in cui puoi davvero decidere che tipo di infermiere vuoi essere, e farlo scegliendo tu il come, il dove, il quando e il quanto. Quello che serve è una strategia personale di posizionamento professionale. Questa finestra di opportunità non durerà per sempre. Ma oggi è aperta. Sta a te decidere se restare fermo, aspettando che ti chiamino a caso, o metterti in gioco sul serio, e farti notare.

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