Abbiamo bussato alle porte di luglio. Luglio ha aperto!
E con il primo di ogni mese, si rinnova anche l’edizione di Infermiere del Mese “Be Nurse”, il celebre e celebrato premio “pacca sulla spalla” (suggeriva qualcuno nei commenti) che noi infermieri ci diamo da soli, giusto per compensare quel riconoscimento che non arriva dalle istituzioni da cui così ardentemente lo desidereremmo.
Ehi, sai quale sarebbe una buona idea? Associare “Infermiere del Mese” ad un premio in denaro. Magari 44€ netti, 1€ in più rispetto all’aumento previsto dal CCNL Aran che ci ha amaramente deliziato con la sua definitiva approvazione. Tanto, tutti gli enti che hanno approvato il contratto (sempre rinnovato post-scadenza) si curano nel privato. “E che gliene frega a loro?”
Ci manca solo un’inezia, per monetizzare questo premio: i soldi. Ma quelli arriveranno.
Al primo posto, con 27 candidature: Inf. Ludovico Bruno
Di lui dicono:
- “Empatia, professionalità”
- “perché è l’essenza del tutor: paziente, disponibile e soprattutto mi ha dato tanta fiducia”
- “È il miglior tutor che ho avuto in tre anni di tirocinio, una persona davvero umana, simpatica, gentile, bravissimo a spiegare le procedure, dovrebbero averlo tutti come tutor almeno una volta”
- “fantastico”
- “Competenza professionalità dedizione”
- “Attento ai bisogni di pazienti e colleghi”
- “Dedito alla propria professione”
- “Ludovico svolge la sua professione con amore e passione. È sempre disponibile sia per i pazienti che per i tirocinanti. Una persona fantastica”
- “Al Policlinico è sicuramente il mio collega preferito”
- “È una persona d’oro che ama il suo lavoro e lo trasmette agli studenti”
- “È stato il mio tutor in tirocinio in terapia intensiva, mi ha insegnato tanto e gli devo tanto”
- “È stato il mio tutor in tirocinio in terapia intensiva, mi ha insegnato tanto e gli devo tanto”
- “Rappresenta la medicina d’urgenza seria”
- “Molto professionale e attento”
- “Serio e professionale. Tutto ciò che ho imparato anno fa’ lo devo a lui. Dalle corsie della medicina interna alla chirurgia vascolare ed emergenza”
- “Per la sua attenzione, disponibilità, gentilezza”
- “Quando parla lui sembra sempre che stia per dire qualcosa di importantissimo. Poi chiede: ‘Hai visto la mia penna?”
- “onosce tutto il personale del piano e pure le zie dei pazienti, è il re delle PR ospedaliere.”
- “Serissimo… poi balla in corridoio alle 2 del mattino.”
- “sorride anche alle 6 del mattino, e no, non è caffè: è un mistero romeno mai risolto.”
- “è il GPS del reparto: sa dove sta ogni cosa… tranne le sue penne. Quelle spariscono ogni turno.”
- “Minchia mi fa paura. Ma è bravo”
- “È il TUTOR. Quello che immagini di incontrare e che pensi non troverai mai. È quella persona che non ti dice che ci sarà sempre tanto per dirlo. Mi ha sostenuto in un momento difficile e ha trovato le parole giuste ogni volta che ne avevo bisogno “
- “Venivo da un’esperienza che mi aveva deluso, ma quando l’ho incontrato ho capito che non erano tutti così. Ho rivalutato tutto e se non fosse stato per lui non so se avrei continuato. Ti mette sul suo stesso piano e questo ti fa lavorare serenamente e senza paura.”
Al secondo posto: Inf. Vincenzo Spadaro, 10 candidature.
- “Il mio tutor: professionale, disponibile, capace e sempre pronto a darmi supporto, unico difetto: tifoso del napoli!!”
- “Tra i vari Tutor ho scelto Vincenzo, perché ce ne sono veramente pochi come lui. Ti prende sotto la sua ala portandoti ad un insegnamento umano e didattico inaspettato. Nel suo Lavoro dona anima e corpo e proprio da lui ho appreso tantissime nozioni della Professione che andrò svolgere dopo aver conseguito la Triennale. Spero un domani in un collega come Vincenzo.”
- “Un bravissimo infermiere/tutor ed un eccellente cuoco, lavorare con lui è un doppio piacere”
- “Noto alla comunità come Il Direttore, Il Professore, Il Tutor, Il Pasticcere del Policlinico e chi più ne ha più ne metta! Vincenzo è il collega che speri di incontrare quando sei il nuovo arrivato, è la persona più altruista, di cuore e affidabile che io conosca. Capace di far parlare e sorridere anche i muri, di fare gruppo, di creare un ambiente accogliente e caloroso con chiunque lo circonda, è quella persona che incontri quando la vita decide di farti un regalo. Unico difetto: se inizia a parlare, non lo fermi neanche se ci provi .”
- “Vincenzo è un professionista empatico e sempre disponibile. La sua presenza nel reparto fa la differenza, oltre ad essere un bravo infermiere è anche un ottimo tutor.”
- “Perché è il tutor e l’infermiere migliore che ho mai conosciuto.”
- “Vincenzo è un tutor speciale che ti resta nel cuore. Mi ha seguito e mi ha aiutata come non ha mai fatto nessun altro. Dopo un inizio difficile, dove pensavo di lasciare, mi ha fatto vedere la luce in fondo al tunnel e gli sarò sempre grata “
- “Perché è l’infermiere che si prende cura di te, non solo dei pazienti. È il tutor che ti mancherà sempre e che ti fa crescere, non solo tecnicamente ma anche come persona. Lo vedrei come coordinatore.”
Al 3° posto, medaglia di bronzo, con 6 candidature… io. Io? Inf. Enrico Ciuffo:
- “Ci siamo conosciuti a Venezia, hai avuto davvero molto coraggio. Mi spiace per quello che ti è successo. Non sei solo: hai aiutato tante persone come noi per tanti anni, tanti si ricordano dei video di “Ciuffo” e dell’aiuto concreto che sei stato nel nostro percorso. Questo significa tanto, e ti rende una bella persona.”
- “Perché Ciuffo dà la voce a chi non ce l’ha. Ho visto il video dell’intervista a Damiano e la brutta esperienza che ha avuto. E nonostante quello: la motivazione non gli è mancata ed è andato avanti. Mi ha ispirato. Grazie Ciuffo e Damiano”
- “Se c’è una procedura da fare: Ciuffola fa. Se c’è da compilare la cartella: improvvisamente diventa trasparente.”
- “10/10 come infermiere, 2/10 come puntualità”
- “Dice di non rappresentare nessuno, ma intanto ci rappresenta tutti. un ciuffo con la licenza poetica”
- “Mi spiace per tutto quello che ti è capitato, non lo meriti. Sei una persona gentile e competente, in un sistema migliore saresti stato trattato meglio. Spero tu riesca a fartene una ragione di quello che è accaduto, e che lo usi come “mattoncino” per costruirti più solido. Un abbraccio, ricordati che ci sono molte persone che ti vogliono bene.”
Ehi, grazie mille! É commovente, siete stati davvero carini.
A tutti gli altri (più di 50 persone candidate): ricordatevi che anche 1 candidatura significa una persona che si è ricordata di voi, del vostro operato, ed è stata abbastanza colpita da voler compiere la “fatica” di compilare un modulo e inventarsi una dedica per farvelo sapere. Quindi: vuol dire tantissimo. Ottimo lavoro a tutti, per quello che fate.
Ora il conteggio si azzera.
Ci vediamo il mese prossimo.

